Nato a Torino nel 1962 compra la sua prima reflex nel 1983 e comincia il suo percorso fotografico come autodidatta. Dopo una Voigtländer Vito B di sua madre, usata da adolescente, la Yashica FX3, che ancora possiede, è fedele compagna nelle sue prime uscite che allora erano i racconti di viaggio e l’album di famiglia.

Divora ogni testo che parli di fotografia, dalla manualistica alle riviste del settore, e comincia ad occuparsi di reportage e di street photography anche se senza ancora la consapevolezza delle considerazioni teoriche che caratterizzano questi stili. Dopo il passaggio al sistema Contax, completa il ciclo del bianconero allestendo la camera oscura in proprio.
Nel 1995 comincia a frequentare il gruppo fotografico “Lo Scatto” di Rivoli e diventa parte del direttivo. Successivamente, dopo alcune vicissitudini che lo allontanano dalla fotografia per un paio d’anni, passa al “Fotogruppo l’Incontro” di Collegno, ed entra anche qui nel direttivo dal 2008.
Si occupa di storia della fotografia integrandola con elementi di teoria della comunicazione e di semiologia e rivolge lo sguardo sui grandi fotografi americani di inizio novecento, presentando alcuni lavori che ne ricordano la novità e l’importanza nell’evoluzione del mezzo fotografico.
Coltiva il lato artistico della fotografia, nei suoi classici filoni del ritratto e del paesaggio anche declinati nel reportage di viaggio e nella street photography, cercando di congelare emozioni che si creano nell’attimo dello scatto.
Ha esposto nelle ultime collettive del fotogruppo.