All'età di 9 anni si impadronisce furtivamente della Ferrania 6x9 di suo padre e inizia il suo percorso di "fotografo dilettante".
Dopo una serie di tentativi con fotocamere rudimentali, a 18 anni riceve come regalo per la Maturità la sua prima reflex (Exakta varex IIb) che usa fino a che può permettersi la prima reflex seria (nikkormat con un 35 e un 105 mm) poi sostituita con una Nikon F2 ancora oggi più viva che mai.
Le occasioni della vita lo mettono a contatto con alcuni nomi importanti della fotografia nazionale e gli consentono di praticare la fotografia come gusto per l'immagine che stampa personalmente in camera oscura. Un po' di anni tra concorsi e mostre lo deludono e lo inducono ad una lunga crisi creativa. Nella maturità anagrafica i suoi interessi si concentrano sulla storia e sulla critica dell'immagine come espressione e come lettura semiologica. Inizia così ad interessarsi di comunicazione e tenta di applicare le teorie alla pratica quotidiana. Non disdegna alcun genere ne' settore, ma il suo interesse fondamentale è rappresentato dall'uomo in tutte le sue espressioni, con particolare attenzione alla "street photograpy".
Negli ultimi anni acquisisce le metodologie e le tecniche della tecnologia digitale, ma riserva un occhio di riguardo alla stampa, particolarmente in BN. Nel 2008 ritrova Renzo Miglio, che conosce fin dagli anni '70, e altri amici all'interno del gruppo fotografico l'Incontro.